Garlasco: la pista delle due armi del delitto per ferite Chiara Poggi
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Garlasco: la pista delle due armi del delitto per spiegare le ferite di Chiara Poggi

Alberto Stasi

Il giallo ancora non risolto del delitto di Garlasco e la pista sulle due armi dell’omicidio per spiegare le ferite su Chiara Poggi.

Si continua ad indagare sul delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi. Diverse le indiscrezioni e le presunte piste uscite anche di recente come quella legata al possibile “amante” della ragazza. La verità, però, sembra ancora ben distante dall’essere svelata. In questo senso, come riportato dal Corriere della Sera, ci sarebbe un’altra pista da analizzare relativa ad una questione chiave di tutto il caso: l’arma del delitto che, ad oggi, non è stata ufficialmente trovata. In tale ottica non sorprende l’ipotesi di una doppia arma usata per uccidere la povera Chiara.

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Garlasco: l’arma del delitto mai identificata

“C’è un aspetto del giallo di Garlasco che neanche la versione ufficiale, oggi rimessa in discussione dalla nuova inchiesta ‘alternativa’ della procura di Pavia, che vede indagato Andrea Sempio, è riuscita mai a chiarire”, si legge oggi sulla versione online del Corriere della Sera. Il quotidiano ha posto l’accento su l’arma del delitto che non è mai stata “identificata”.

In particolare sulla possibilità che per uccidere Chiara Poggi, possano essere stati utilizzati più oggetti. Almeno due. A seguito del delitto avvenuto il 13 agosto 2007, su indicazione dei consulenti della Procura e viste le ferite sulla ragazza si era pensato ad un paio di “forbici da sarto” anche se poi, il tipo di ferita alla testa ha fatto cambiare idea puntando su un martello da muratore.

La questione è andata avanti nel tempo con la segnalazione del padre della vittima, che un anno dopo, rientrato a casa, aveva raccontato e denunciato la scomparsa di un “martello a coda di rondine” che potrebbe far riferimento appunto all’arma del delitto. Negli anni, poi, aveva avuto seguito anche l’ipotesi di un attizzatoio da camino.

Le ferite sulla Poggi e l’ipotesi della doppia arma del delitto

In questo senso il Corriere ha sottolineato come, dopo una segnalazione, in data 14 maggio nel canale di Tromello siano state ritrovate una pinza da camino, la testa di un martello e due accette. Oggetti che saranno ora analizzati in quanto potrebbero far riferimento al caso Poggi.

Ma il quotidiano ha posto l’accento sull’idea che per uccidere la ragazza siano appunto state usate più armi. Questo perché “l’uso di due armi spiegherebbe alcune ferite: in particolare i tagli alle palpebre, che evocano – annotava il dottor Ballardini – un’arma con ‘filo piuttosto tagliente’ o ‘punta acuminata’; e la lesione alla mascella destra, che presenta più ‘caratteri di alterazioni tipo punta e taglio che non contusive’. Un attrezzo pesante, quindi, con cui Chiara sarebbe stata colpita alla testa. E un secondo oggetto, con caratteristiche da taglio”.

Probabile che dopo le analisi sugli oggetti ritrovati nel canale di Tromello possano esserci risvolti anche sul fronte della pista delle due armi del delitto.

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ultimo aggiornamento: 5 Giugno 2025 13:01

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